Scopo del lavoro. In questo studio abbiamo voluto valutare i fattori che hanno influenzato i tassi di gravidanza nelle riceventi in un programma di Embryo Transfer (ET) commerciale nel cavallo. Materiali e metodi. Nell’arco di 10 stagioni di monta sono stati recuperati 338 embrioni (55,1%) da 661 cicli estrali di 198 donatrici differenti per: classe di età (2-10, 11-15, 16-20, 20-24 anni), raz- za (Sella, Trotto, Quarter Horse, Haflinger e PSA) e categoria riproduttiva (sane in attività sportiva, sane non in attività sportiva, affette da patologie riproduttive, affette da patologie non riproduttive). Gli embrioni, di 7-10 giorni di età, sono stati trasferiti non chirurgicamente in cavalle (riceventi) di età tra i 3 e i 12 anni, pluripare o nullipare e considerate clinicamente normali dopo esame genera- le e particolare dell’apparato riproduttore eseguito all’inizio della stagione di monta. La gestione del gruppo delle riceventi prevedeva un esame quotidiano di quelle in estro e il trattamento con hCG (2000 UI, ev, Vetecor 2000, Bio98, Bologna), quando necessario, per ottenere l’ovulazione della ri- cevente 2 o 3 giorni dopo quella della donatrice (sincronia -2/-3)1. Il giorno del potenziale ET, le ri- ceventi sono state sottoposte a valutazione dell’apparato riproduttore2 e divise in 3 categorie: accet- tabili, marginali o inaccettabili; gli embrioni sono stati trasferiti solo nelle accettabili. Circa 20’ pri- ma dell’ET, le cavalle hanno ricevuto 0,04 mg/kg di acepromazina (Prequillan®, Fatro, Bologna) ev; in 63 casi, le riceventi sono state trattate con 30000 IU/kg/die di Penicillina Procaina (Procacillina®, Merial, Milano) im, 0.5 mg/die di Flunixin Niglumine (Niglumine®, Bio98, Milano) ev, il giorno dell’ET e per i 3 giorni successive, e Altrenogest (0,044 mg/kg/os/die; Regumate®, Hoechst, Mila- no) dal giorno dell’ET fino al 100° giorno dell’eventuale gravidanza. In 11 casi sono state impie- gate riceventi in transizione primaverile che non avevano ovulato trattate con Altrenogest, mattina e sera, seguendo il protocollo appena riportato. Gli embrioni sono stati recuperati mediante lavaggi uterini con DPBS (IMV, L’Aigle, FR) o Ringer lattato (Galenica Senese, Siena), valutati morfolo- gicamente3 e lavati 10 volte con DPBS o con EmCare Holding Solution (EHS; ICPbio Ltd., Auc- kland, NZ), rispettivamente. Gli embrioni sono stati poi trasferiti per via non chirurgica nella rice- vente ritenuta migliore per qualità dell’utero e grado di sincronia con lo stadio di sviluppo dell’em- brione. L’analisi statistica è stata effettuata mediante il Fisher Exact Test (P<0,05) per evidenziare differenze nei tassi di gravidanza a 14, 40 e 180 giorni tra i seguenti fattori: razza, classe di età e ca- tegoria riproduttiva della donatrice, stadio di sviluppo e qualità dell’embrione, media impiegati per il flushing uterino e per il lavaggio dell’embrione, giorno del recupero dell’embrione, storia ripro- duttiva e giorno del diestro della ricevente, sincronia tra le ovulazioni di donatrice e ricevente e trat- tamento farmacologico della ricevente dopo il trasferimento. Risultati. Da 338 embrioni (n=325 di qualità 1 o 2, n=13 di qualità 3 o 4) sono risultate 262 (77,5%), 233 (68,9%) 228 (67,5%) gravidanze a 14, 40 e 180 giorni rispettivamente. Non sono state riscontrate differenze significative per i fattori analizzati (P>0,05). Il numero medio di gravidan- ze a 180 giorni per donatrice e per ciclo è stato pari a 1,15 e 0,34 rispettivamente. Conclusioni. I tassi di gravidanza ottenuti in questo studio rientrano nel range di quanto riportato in letteratura per l’ET commerciale1. È noto come i fattori che influiscono maggiormente sui tassi di gravidanza dopo ET sono la qualità della ricevente e quella dell’embrione1,2. La selezione effet- tuata sulle riceventi sia all’inserimento nel programma che al momento dell’ET ha reso inutili i trat- tamenti farmacologici dopo il trasferimento4 con l’eccezione delle riceventi che non avevano ovu- lato. L’esiguo numero di embrioni di qualità 3-4 probabilmente non ha permesso l’evidenziarsi di differenze significative, sebbene la percentuale di gravidanza nelle riceventi fosse circa la metà ri- spetto a quella ottenuta trasferendo embrioni di qualità 1-2.

DIECI ANNI DI EMBRYO TRANSFER NEL CAVALLO: ANALISI DEI FATTORI CHE HANNO INFLUENZATO IL TASSO DI GRAVIDANZA NELLE RICEVENTI

PANZANI, DUCCIO;ROTA, ALESSANDRA;VANNOZZI, IACOPO;SABATINI, CHIARA;CAMILLO, FRANCESCO
2015-01-01

Abstract

Scopo del lavoro. In questo studio abbiamo voluto valutare i fattori che hanno influenzato i tassi di gravidanza nelle riceventi in un programma di Embryo Transfer (ET) commerciale nel cavallo. Materiali e metodi. Nell’arco di 10 stagioni di monta sono stati recuperati 338 embrioni (55,1%) da 661 cicli estrali di 198 donatrici differenti per: classe di età (2-10, 11-15, 16-20, 20-24 anni), raz- za (Sella, Trotto, Quarter Horse, Haflinger e PSA) e categoria riproduttiva (sane in attività sportiva, sane non in attività sportiva, affette da patologie riproduttive, affette da patologie non riproduttive). Gli embrioni, di 7-10 giorni di età, sono stati trasferiti non chirurgicamente in cavalle (riceventi) di età tra i 3 e i 12 anni, pluripare o nullipare e considerate clinicamente normali dopo esame genera- le e particolare dell’apparato riproduttore eseguito all’inizio della stagione di monta. La gestione del gruppo delle riceventi prevedeva un esame quotidiano di quelle in estro e il trattamento con hCG (2000 UI, ev, Vetecor 2000, Bio98, Bologna), quando necessario, per ottenere l’ovulazione della ri- cevente 2 o 3 giorni dopo quella della donatrice (sincronia -2/-3)1. Il giorno del potenziale ET, le ri- ceventi sono state sottoposte a valutazione dell’apparato riproduttore2 e divise in 3 categorie: accet- tabili, marginali o inaccettabili; gli embrioni sono stati trasferiti solo nelle accettabili. Circa 20’ pri- ma dell’ET, le cavalle hanno ricevuto 0,04 mg/kg di acepromazina (Prequillan®, Fatro, Bologna) ev; in 63 casi, le riceventi sono state trattate con 30000 IU/kg/die di Penicillina Procaina (Procacillina®, Merial, Milano) im, 0.5 mg/die di Flunixin Niglumine (Niglumine®, Bio98, Milano) ev, il giorno dell’ET e per i 3 giorni successive, e Altrenogest (0,044 mg/kg/os/die; Regumate®, Hoechst, Mila- no) dal giorno dell’ET fino al 100° giorno dell’eventuale gravidanza. In 11 casi sono state impie- gate riceventi in transizione primaverile che non avevano ovulato trattate con Altrenogest, mattina e sera, seguendo il protocollo appena riportato. Gli embrioni sono stati recuperati mediante lavaggi uterini con DPBS (IMV, L’Aigle, FR) o Ringer lattato (Galenica Senese, Siena), valutati morfolo- gicamente3 e lavati 10 volte con DPBS o con EmCare Holding Solution (EHS; ICPbio Ltd., Auc- kland, NZ), rispettivamente. Gli embrioni sono stati poi trasferiti per via non chirurgica nella rice- vente ritenuta migliore per qualità dell’utero e grado di sincronia con lo stadio di sviluppo dell’em- brione. L’analisi statistica è stata effettuata mediante il Fisher Exact Test (P<0,05) per evidenziare differenze nei tassi di gravidanza a 14, 40 e 180 giorni tra i seguenti fattori: razza, classe di età e ca- tegoria riproduttiva della donatrice, stadio di sviluppo e qualità dell’embrione, media impiegati per il flushing uterino e per il lavaggio dell’embrione, giorno del recupero dell’embrione, storia ripro- duttiva e giorno del diestro della ricevente, sincronia tra le ovulazioni di donatrice e ricevente e trat- tamento farmacologico della ricevente dopo il trasferimento. Risultati. Da 338 embrioni (n=325 di qualità 1 o 2, n=13 di qualità 3 o 4) sono risultate 262 (77,5%), 233 (68,9%) 228 (67,5%) gravidanze a 14, 40 e 180 giorni rispettivamente. Non sono state riscontrate differenze significative per i fattori analizzati (P>0,05). Il numero medio di gravidan- ze a 180 giorni per donatrice e per ciclo è stato pari a 1,15 e 0,34 rispettivamente. Conclusioni. I tassi di gravidanza ottenuti in questo studio rientrano nel range di quanto riportato in letteratura per l’ET commerciale1. È noto come i fattori che influiscono maggiormente sui tassi di gravidanza dopo ET sono la qualità della ricevente e quella dell’embrione1,2. La selezione effet- tuata sulle riceventi sia all’inserimento nel programma che al momento dell’ET ha reso inutili i trat- tamenti farmacologici dopo il trasferimento4 con l’eccezione delle riceventi che non avevano ovu- lato. L’esiguo numero di embrioni di qualità 3-4 probabilmente non ha permesso l’evidenziarsi di differenze significative, sebbene la percentuale di gravidanza nelle riceventi fosse circa la metà ri- spetto a quella ottenuta trasferendo embrioni di qualità 1-2.
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