L’uso della coltivazione idroponica per le colture orticole presenta numerosi vantaggi tra i quali un miglior controllo delle condizioni di coltivazione e dell’uso di pesticidi, il che permette incrementi di resa. In Toscana esistono già aziende che applicano la coltura idroponica per la coltivazione del basilico e, dato il grande mercato esistente per la produzione del “pesto alla genovese”, si rende necessario conoscere eventuali variazioni delle proprietà nutraceutiche del prodotto ottenuto in idroponica rispetto a quello cresciuto a terra. Si fa sempre più strada l’ipotesi che le maggiori malattie croniche e degenerative siano generate dai radicali liberi e che le piante, ricche in antiossidanti, possano rappresentare un aiuto per contrastare nell’uomo i danni dello stress ossidativo indotti dai radicali liberi. Si possono distinguere due tipi principali di antiossidanti: quelli idrofilici tra cui la Vitamina C (acido ascorbico) e quelli idrofobici tra cui la Vitamina E (tocoferolo). Di conseguenza in un estratto vegetale è possibile distinguere un’attività antiossidante idrofilica ed una idrofobica che contribuiscono entrambe a determinare il potere antiradicalico totale di un estratto vegetale. Scopo del presente lavoro è stato quello di determinare in foglie di basilico cresciute in idroponica le variazioni di composizione in vitamina C ed E, nonché le variazioni del potere antiossidante rispetto a foglie di piante cresciute a terra. In particolare, il potere antiossidante degli estratti idrofili e lipofili viene valutato sia con tecniche spettrofotometriche che utilizzando la tecnica di “Electron Spin Resonance” (ESR), che recentemente si è dimostrata più affidabile e sensibile di quella spettrofotometrica.

Proprietà nutraceutiche del basilico coltivato in idroponica

SGHERRI, CRISTINA;NAVARI, FLAVIA;IZZO, RICCARDO
2008-01-01

Abstract

L’uso della coltivazione idroponica per le colture orticole presenta numerosi vantaggi tra i quali un miglior controllo delle condizioni di coltivazione e dell’uso di pesticidi, il che permette incrementi di resa. In Toscana esistono già aziende che applicano la coltura idroponica per la coltivazione del basilico e, dato il grande mercato esistente per la produzione del “pesto alla genovese”, si rende necessario conoscere eventuali variazioni delle proprietà nutraceutiche del prodotto ottenuto in idroponica rispetto a quello cresciuto a terra. Si fa sempre più strada l’ipotesi che le maggiori malattie croniche e degenerative siano generate dai radicali liberi e che le piante, ricche in antiossidanti, possano rappresentare un aiuto per contrastare nell’uomo i danni dello stress ossidativo indotti dai radicali liberi. Si possono distinguere due tipi principali di antiossidanti: quelli idrofilici tra cui la Vitamina C (acido ascorbico) e quelli idrofobici tra cui la Vitamina E (tocoferolo). Di conseguenza in un estratto vegetale è possibile distinguere un’attività antiossidante idrofilica ed una idrofobica che contribuiscono entrambe a determinare il potere antiradicalico totale di un estratto vegetale. Scopo del presente lavoro è stato quello di determinare in foglie di basilico cresciute in idroponica le variazioni di composizione in vitamina C ed E, nonché le variazioni del potere antiossidante rispetto a foglie di piante cresciute a terra. In particolare, il potere antiossidante degli estratti idrofili e lipofili viene valutato sia con tecniche spettrofotometriche che utilizzando la tecnica di “Electron Spin Resonance” (ESR), che recentemente si è dimostrata più affidabile e sensibile di quella spettrofotometrica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/808729
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