In Italia la concentrazione di B nelle acque di falda può raggiungere valori fino a 8 mg/l rappresentando un problema serio, oltre che per la salute umana, per l’irrigazione di specie coltivate. Infatti il B, nonostante sia un micronutriente essenziale per le piante, risulta tossico se presente a concentrazioni maggiori di 0.5 mg/l. In seguito a tossicità da B, i tessuti (foglie e frutti) possono presentare aree necrotiche e le piante possono andare incontro a senescenza precoce. Il pomodoro (Lycopersicon esculentum) è un frutto molto versatile ma, come altre specie, risulta sensibile ad alte concentrazioni di B che alterano sia le funzioni delle membrane che l’attività fotosintetica, incrementando la resistenza stomatica. Grazie all’elevato valore nutrizionale della bacca, il consumo del pomodoro è stato associato agli effetti positivi sulla salute umana. Infatti contiene molti composti antiossidanti come la vitamina C (acido ascorbico), vitamina E (tocoferoli), carotenoidi e acidi fenolici che è noto prevengono le più diffuse malattie umane come il cancro e le patologie cardiovascolari. Questi composti sono antiossidanti che presentano la capacità di neutralizzare le specie reattive dell’ossigeno (ROS). In seguito a stress abiotici, come la presenza di alte concentrazioni di B, i livelli di antiossidanti nelle foglie e frutti di pomodoro possono cambiare poiché le difese antiossidative possono risultare attivate contro gli eventuali danni ossidativi che seguono lo stress abiotico. Ne segue che, a seconda dell’intensità dello stress ossidativo imposto, organi diversi di piante differenti possono contenere livelli più elevati di antiossidanti ed enzimi antiossidativi per contrastare gli effetti dannosi delle ROS, aumentando le proprietà nutraceutiche delle parti commestibili come è già stato osservato per il pomodoro. Nel presente lavoro sono state messe a confronto piante di pomodoro (Lycopersicon esculentum L. cv. Caramba) non innestate (controllo, C) e tre diverse tipologie di piante di pomodoro innestate. Queste avevano come portinnesto la cv. Caramba (CR), la cv. Beaufort (BR) e la cv. Energy (ER); la prima era impiegata come ulteriore controllo, mentre le ultime due sono state scelte perché rappresentano le cvs di portainnesto più utilizzate a livello commerciale in quanto hanno una buona resistenza ai patogeni. Le piante sono state cresciute in presenza di basso (0.25 mg/l, LB) e alto (10 mg/l, HB) contenuto di B. Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare la differenza nella resitenza del controllo e dei vari portainnesti (CR, BR, ER) al trattamento con B e di verificare se BR e ER, oltre ad essere più resistenti a stress abiotici, presentavano cambiamenti nel valore nutraceutico delle loro bacche con eventuali accumuli di antiossidanti lipofilici e idrofilici. Nonostante che con il trattamento il contenuto di B aumentasse nelle foglie ma non nelle bacche, variazioni significative si potevano registrare a carico del contenuto di antiossidanti andando questo a incrementare il valore nutraceutico di BR e ER. In particolare la reazione positiva al B si registrava a carico di BR mostrando questo un aumento dell’attività antiossidante lipofilica, del licopene, del contenuto di fenoli totali, del contenuto di ascorbato totale e di acido ascorbico.

Cambiamenti nel valore nutrizionale di bacche di pomodoro provenienti da innesti differenti in seguito a trattamento con B

SGHERRI, CRISTINA;PARDOSSI, ALBERTO;IZZO, RICCARDO
2011-01-01

Abstract

In Italia la concentrazione di B nelle acque di falda può raggiungere valori fino a 8 mg/l rappresentando un problema serio, oltre che per la salute umana, per l’irrigazione di specie coltivate. Infatti il B, nonostante sia un micronutriente essenziale per le piante, risulta tossico se presente a concentrazioni maggiori di 0.5 mg/l. In seguito a tossicità da B, i tessuti (foglie e frutti) possono presentare aree necrotiche e le piante possono andare incontro a senescenza precoce. Il pomodoro (Lycopersicon esculentum) è un frutto molto versatile ma, come altre specie, risulta sensibile ad alte concentrazioni di B che alterano sia le funzioni delle membrane che l’attività fotosintetica, incrementando la resistenza stomatica. Grazie all’elevato valore nutrizionale della bacca, il consumo del pomodoro è stato associato agli effetti positivi sulla salute umana. Infatti contiene molti composti antiossidanti come la vitamina C (acido ascorbico), vitamina E (tocoferoli), carotenoidi e acidi fenolici che è noto prevengono le più diffuse malattie umane come il cancro e le patologie cardiovascolari. Questi composti sono antiossidanti che presentano la capacità di neutralizzare le specie reattive dell’ossigeno (ROS). In seguito a stress abiotici, come la presenza di alte concentrazioni di B, i livelli di antiossidanti nelle foglie e frutti di pomodoro possono cambiare poiché le difese antiossidative possono risultare attivate contro gli eventuali danni ossidativi che seguono lo stress abiotico. Ne segue che, a seconda dell’intensità dello stress ossidativo imposto, organi diversi di piante differenti possono contenere livelli più elevati di antiossidanti ed enzimi antiossidativi per contrastare gli effetti dannosi delle ROS, aumentando le proprietà nutraceutiche delle parti commestibili come è già stato osservato per il pomodoro. Nel presente lavoro sono state messe a confronto piante di pomodoro (Lycopersicon esculentum L. cv. Caramba) non innestate (controllo, C) e tre diverse tipologie di piante di pomodoro innestate. Queste avevano come portinnesto la cv. Caramba (CR), la cv. Beaufort (BR) e la cv. Energy (ER); la prima era impiegata come ulteriore controllo, mentre le ultime due sono state scelte perché rappresentano le cvs di portainnesto più utilizzate a livello commerciale in quanto hanno una buona resistenza ai patogeni. Le piante sono state cresciute in presenza di basso (0.25 mg/l, LB) e alto (10 mg/l, HB) contenuto di B. Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare la differenza nella resitenza del controllo e dei vari portainnesti (CR, BR, ER) al trattamento con B e di verificare se BR e ER, oltre ad essere più resistenti a stress abiotici, presentavano cambiamenti nel valore nutraceutico delle loro bacche con eventuali accumuli di antiossidanti lipofilici e idrofilici. Nonostante che con il trattamento il contenuto di B aumentasse nelle foglie ma non nelle bacche, variazioni significative si potevano registrare a carico del contenuto di antiossidanti andando questo a incrementare il valore nutraceutico di BR e ER. In particolare la reazione positiva al B si registrava a carico di BR mostrando questo un aumento dell’attività antiossidante lipofilica, del licopene, del contenuto di fenoli totali, del contenuto di ascorbato totale e di acido ascorbico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/808743
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