Questo articolo segue ad altri contributi precedentemente apparsi su questa rivista incentrati sul tema della sicurezza alimentare e nutrizionale ed il ruolo giocato dalle diverse forme di contrasto alla povertà alimentare. Arcuri e colleghi (2015) avevano analizzato i punti critici nell’implementazione del principio del diritto al cibo nelle politiche alimentari, secondo un approccio sistemico. Successivamente, gli stessi autori (Arcuri et al., 2016a) si sono soffermati sulle opportunità e i possibili conflitti che possono sorgere nel perseguire obiettivi di riduzione degli sprechi e, al contempo, di contrasto alla povertà. Il presente contributo si concentra sul ruolo delle organizzazioni che forniscono assistenza alimentare, le quali si trovano a fronteggiare le “tensioni” tra aiuto caritativo, efficienza della filiera e diritti umani. In una fase preliminare, abbiamo svolto un’indagine (con un focus sulla Toscana2) finalizzata a caratterizzare il sistema di assistenza, i principali attori, le competenze, le risorse impiegate e le forme di aiuto sviluppate. Oltre all’analisi della letteratura accademica e “grigia” disponibili, sono state svolte venti interviste in profondità, visite in loco e partecipazione diretta ad eventi (Arcuri et al. 2016b). L’indagine preliminare ha messo in luce alcune vulnerabilità del sistema di assistenza alimentare: il delicato equilibrio tra attori, risorse e responsabilità rende il sistema esposto alla domanda crescente e sempre più diversificata, in un contesto di carenza ma soprattutto di instabilità di risorse. Inoltre è emerso che gli operatori stanno riconsiderando il proprio ruolo per rispondere alle necessità dei gruppi più vulnerabili della popolazione, a partire dalla consapevolezza che l'assistenza alimentare rappresenta un primo passo verso l'inclusione sociale (www.eurofoodbank.eu). Al fine di comprendere le sfide attuali e le possibili direzioni per la mitigazione della povertà alimentare è stata riconosciuta l’importanza, in primis dagli attori protagonisti del sistema, di adottare un’ottica di medio-lungo termine. Avendo come principale interlocutore Caritas, abbiamo coinvolto i principali attori in Toscana, come il Banco Alimentare, la Regione, la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) e alcuni esperti in materia. Con essi abbiamo facilitato una riflessione partecipata durante due workshop, adottando la metodologia dell’elaborazione di scenari e percorsi di transizione, spesso utilizzati, sia dal pubblico che dal privato, per testare la fattibilità di una politica o di un progetto per il futuro. L’obiettivo principale è stato quello di discutere e articolare in concreto un’"Alleanza per il Cibo", quale “visione” desiderata (suggerita durante le interviste dagli stessi attori del sistema di assistenza) ma ancora astratta. In maniera collettiva, sono state affrontate le modalità e gli strumenti di collaborazione per adeguare le pratiche dell’assistenza alimentare alle necessità emergenti.
Povertà alimentare: pianificazione guidata per il sistema di assistenza in Toscana
GALLI, FRANCESCA;ARCURI, SABRINA;BARTOLINI, FABIO;BRUNORI, GIANLUCA
2016-01-01
Abstract
Questo articolo segue ad altri contributi precedentemente apparsi su questa rivista incentrati sul tema della sicurezza alimentare e nutrizionale ed il ruolo giocato dalle diverse forme di contrasto alla povertà alimentare. Arcuri e colleghi (2015) avevano analizzato i punti critici nell’implementazione del principio del diritto al cibo nelle politiche alimentari, secondo un approccio sistemico. Successivamente, gli stessi autori (Arcuri et al., 2016a) si sono soffermati sulle opportunità e i possibili conflitti che possono sorgere nel perseguire obiettivi di riduzione degli sprechi e, al contempo, di contrasto alla povertà. Il presente contributo si concentra sul ruolo delle organizzazioni che forniscono assistenza alimentare, le quali si trovano a fronteggiare le “tensioni” tra aiuto caritativo, efficienza della filiera e diritti umani. In una fase preliminare, abbiamo svolto un’indagine (con un focus sulla Toscana2) finalizzata a caratterizzare il sistema di assistenza, i principali attori, le competenze, le risorse impiegate e le forme di aiuto sviluppate. Oltre all’analisi della letteratura accademica e “grigia” disponibili, sono state svolte venti interviste in profondità, visite in loco e partecipazione diretta ad eventi (Arcuri et al. 2016b). L’indagine preliminare ha messo in luce alcune vulnerabilità del sistema di assistenza alimentare: il delicato equilibrio tra attori, risorse e responsabilità rende il sistema esposto alla domanda crescente e sempre più diversificata, in un contesto di carenza ma soprattutto di instabilità di risorse. Inoltre è emerso che gli operatori stanno riconsiderando il proprio ruolo per rispondere alle necessità dei gruppi più vulnerabili della popolazione, a partire dalla consapevolezza che l'assistenza alimentare rappresenta un primo passo verso l'inclusione sociale (www.eurofoodbank.eu). Al fine di comprendere le sfide attuali e le possibili direzioni per la mitigazione della povertà alimentare è stata riconosciuta l’importanza, in primis dagli attori protagonisti del sistema, di adottare un’ottica di medio-lungo termine. Avendo come principale interlocutore Caritas, abbiamo coinvolto i principali attori in Toscana, come il Banco Alimentare, la Regione, la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) e alcuni esperti in materia. Con essi abbiamo facilitato una riflessione partecipata durante due workshop, adottando la metodologia dell’elaborazione di scenari e percorsi di transizione, spesso utilizzati, sia dal pubblico che dal privato, per testare la fattibilità di una politica o di un progetto per il futuro. L’obiettivo principale è stato quello di discutere e articolare in concreto un’"Alleanza per il Cibo", quale “visione” desiderata (suggerita durante le interviste dagli stessi attori del sistema di assistenza) ma ancora astratta. In maniera collettiva, sono state affrontate le modalità e gli strumenti di collaborazione per adeguare le pratiche dell’assistenza alimentare alle necessità emergenti.File | Dimensione | Formato | |
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