Molti degustatori sono convinti che esista un bicchiere ottimale per ogni tipologia o stile di vino in assaggio. Tuttavia, rimane ancora irrisolto il quesito su quanto quest’idea sia scientificamente supportata dalle evidenze sperimentali o, al contrario, sia, piuttosto, il risultato di attività di marketing concertate da parte di alcuni produttori di calici. Al fine di indagare l’influenza del calice sulla percezione del vino in assaggio, sei differenti calici disponibili in commercio sono stati impiegati da un panel composto da dieci degustatori addestrati, per caratterizzare da un punto di vista sensoriale uno stesso vino rosso strutturato, ottenuto con uveSangiovese e affinato in barriques. I profili sensoriali sono stati poi confrontati tra loro e con quello ottenuto per lo stesso vino mantenuto all’interno diun calice da degustazione standard. In questo modo, la classica correlazionecalice/vino è stata invertita, in quanto il vino è stato impiegato come strumento, mentre il reale oggetto di indagine è divenuto il calice. Inoltre, al fine di mettere in evidenza se e quanto le differenze eventualmente riscontrate a livello organolettico nel vino dipendessero da differenze oggettive connesse con le differenti proprietà fisiche dei calici impiegati o se, al contrario fossero il risultato di impressioni personali e/o conoscenze pregresse dei componenti del panel, si è proceduto alla definizione del profilo emozionale suscitato dalle diverse forme geometriche proposte sia sullo stesso panel di degustatori esperti sia su un panel più numeroso costituito da consumatori comuni non addestrati.
Ad ogni vino il suo calice: dalla percezione al dato sperimentale
VENTURI, FRANCESCACo-primo
;SANMARTIN, CHIARACo-primo
;TAGLIERI, ISABELLA;ANDRICH, GIANPAOLO
;ZINNAI, ANGELAUltimo
2015-01-01
Abstract
Molti degustatori sono convinti che esista un bicchiere ottimale per ogni tipologia o stile di vino in assaggio. Tuttavia, rimane ancora irrisolto il quesito su quanto quest’idea sia scientificamente supportata dalle evidenze sperimentali o, al contrario, sia, piuttosto, il risultato di attività di marketing concertate da parte di alcuni produttori di calici. Al fine di indagare l’influenza del calice sulla percezione del vino in assaggio, sei differenti calici disponibili in commercio sono stati impiegati da un panel composto da dieci degustatori addestrati, per caratterizzare da un punto di vista sensoriale uno stesso vino rosso strutturato, ottenuto con uveSangiovese e affinato in barriques. I profili sensoriali sono stati poi confrontati tra loro e con quello ottenuto per lo stesso vino mantenuto all’interno diun calice da degustazione standard. In questo modo, la classica correlazionecalice/vino è stata invertita, in quanto il vino è stato impiegato come strumento, mentre il reale oggetto di indagine è divenuto il calice. Inoltre, al fine di mettere in evidenza se e quanto le differenze eventualmente riscontrate a livello organolettico nel vino dipendessero da differenze oggettive connesse con le differenti proprietà fisiche dei calici impiegati o se, al contrario fossero il risultato di impressioni personali e/o conoscenze pregresse dei componenti del panel, si è proceduto alla definizione del profilo emozionale suscitato dalle diverse forme geometriche proposte sia sullo stesso panel di degustatori esperti sia su un panel più numeroso costituito da consumatori comuni non addestrati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.